Ci sono razze canine che entrano nel cuore sin dal primo sguardo, ma ce ne sono alcune che si fanno amare con il tempo, svelando lentamente un carattere nobile e una storia profonda. L’Hovawart è una di queste. Non è tra le razze più note o pubblicizzate, ma chi ha avuto la fortuna di conoscerlo sa che dietro al suo aspetto fiero e leale si cela un passato secolare e un’indole straordinaria.

Le origini: molto più di un cane da guardia

Per comprendere davvero cosa rende unico l’Hovawart, bisogna fare un salto indietro nel tempo, fino al cuore dell’Europa medievale. Già tra il XII e il XIV secolo, in alcune cronache tedesche, compaiono riferimenti a cani di grandi dimensioni incaricati della protezione delle proprietà rurali, delle case padronali e dei villaggi. Questi animali, robusti e attenti, venivano chiamati “Hofwart”, ovvero guardiani del cortile. Il termine, con il tempo, si è evoluto in “Hovawart”, ma la funzione e lo spirito sono rimasti gli stessi.

A differenza dei cani da caccia o da pastore, l’Hovawart non era specializzato in una singola mansione: era un cane tuttofare, capace di adattarsi alle necessità della vita contadina, di difendere la casa, di segnalare presenze estranee e di accompagnare il padrone nei lavori quotidiani. Un vero compagno, prima ancora che un “lavoratore”.

Un’eredità quasi perduta

Come molte razze antiche, anche l’Hovawart ha attraversato secoli di alti e bassi. Con l’avvento della modernizzazione agricola e il proliferare di razze più specializzate, la sua presenza si è progressivamente ridotta. A inizio Novecento, la razza era quasi scomparsa, sopravvivendo solo in alcune zone rurali isolate della Germania, spesso lontane dalle grandi città e dai centri di allevamento organizzati.

Fu grazie alla determinazione di alcuni appassionati – in particolare del cinologo tedesco Kurt Friedrich König – che l’Hovawart trovò una seconda possibilità. König e i suoi collaboratori intrapresero un meticoloso lavoro di ricerca, rintracciando cani con caratteristiche simili a quelle descritte nei testi storici. Per rafforzare la selezione, incrociarono questi soggetti con altre razze affini come il Leonberger, il Pastore Tedesco, il Kuvasz e il Terranova, cercando di mantenere intatta l’essenza originaria dell’Hovawart: la sua fedeltà, il coraggio e la capacità di vigilanza.

Riconoscimento ufficiale e sviluppo moderno

Nel 1937 arrivò il riconoscimento ufficiale in Germania, un traguardo importante che sanciva la rinascita di una razza antica, riportata in vita con cura e rispetto. Da quel momento in poi, l’Hovawart ha cominciato a farsi conoscere anche al di fuori dei confini tedeschi, seppur lentamente.

Oggi è presente in diversi paesi europei, tra cui Svizzera, Austria, Francia, Paesi Bassi e Italia. La sua diffusione resta contenuta, ma è proprio questo a renderlo ancora più speciale: l’Hovawart non è un cane da moda, non è “di tendenza”, e forse per questo conserva intatto il suo spirito autentico.

Carattere e doti: un equilibrio raro

Chi vive con un Hovawart sa bene che non si tratta di un cane “qualunque”. È riflessivo, selettivo nei rapporti, profondamente legato al suo nucleo familiare. Non è un cane che si concede a tutti facilmente: osserva, valuta e poi sceglie. Ma quando decide di affidarsi, lo fa completamente.

È dotato di un forte istinto protettivo, ma non è aggressivo. È vigile, ma non invadente. Ama partecipare alla vita di famiglia, ma ha bisogno anche dei suoi spazi. Non è il tipo di cane che si adatta bene a uno stile di vita sedentario o troppo urbanizzato: ha bisogno di stimoli, di natura, di tempo di qualità con il suo umano.

Per questo motivo, non è adatto a tutti. Ma per chi ha la pazienza e la volontà di conoscerlo davvero, l’Hovawart è una scoperta meravigliosa.

Una razza dal cuore antico, pronta a guardare al futuro

In un’epoca in cui molte razze vengono selezionate con criteri estetici o in base a mode passeggere, l’Hovawart continua a essere allevato con attenzione alla funzionalità e al benessere psico-fisico. I club di razza e gli allevatori responsabili puntano su selezioni attente, valorizzando salute, equilibrio caratteriale e capacità lavorative.

L’Hovawart è il cane che non ti segue solo per obbedienza, ma perché sceglie di farlo. È un compagno che ascolta, osserva e si lega in profondità, senza bisogno di clamore. Forse è questo il suo segreto: in un mondo che cambia troppo in fretta, lui resta fedele a sé stesso, come un antico custode della relazione tra uomo e cane.